Recensione ROSE DI CARTA di Arianna Bonati
Autrice: Arianna Bonati
Data di pubblicazione: 13 giugno 2025
Editore: Triskell Edizioni
Pagine: 328
Trama:
Recensione:
La storia ruota attorno a Noemi, una giovane donna che, dopo un terribile incidente, si ritrova a dover convivere con una nuova realtà: la sedia a rotelle. Una condizione che cambierebbe radicalmente la vita di chiunque, ma che Noemi affronta con una forza e una determinazione che lasciano il segno. Nonostante la sua grande passione per l’arte, è la madre a spronarla (forse con un po’ troppo rigore) a cercare di rimettere in sesto la sua quotidianità, proponendole un lavoro in azienda. Ed è proprio lì che incontra Gabriel, il suo tutor. Da qui inizia un percorso che cambierà profondamente entrambi.
Gabriel è un uomo enigmatico, con un carattere inizialmente freddo e distante. Non è semplice capirlo, e questo lo rende ancora più affascinante. Ma sotto quella corazza si nasconde un’anima tormentata, segnata dal dolore, dal senso di colpa, dalla perdita. Non è il classico protagonista maschile perfetto che domina la scena: Gabriel è umano, fragile, ferito. È proprio questo che lo rende autentico e, paradossalmente, ancora più forte.
"Lei è peggio di una droga, ti sconvolge dall'interno, ha effetti collaterali irreversibili, perenni. Non torni più come prima"
Noemi, invece, è luce. È vita. È una protagonista meravigliosa nella sua sincerità, nella sua spontaneità, nel modo in cui affronta le sue paure e i suoi limiti senza mai lasciarsi definire da essi. Nonostante quello che ha vissuto, mantiene una vitalità disarmante. È diretta, senza filtri, e riesce a rompere lentamente le barriere di Gabriel con una naturalezza sorprendente.
La relazione tra i due protagonisti si sviluppa in modo graduale, credibile, mai forzato. Non ci sono cliché o dinamiche forzate: c’è il tempo, l’ascolto, la difficoltà del conoscersi davvero. All’inizio sembra quasi impossibile che due persone così diverse possano anche solo comprendersi, ma piano piano i loro mondi cominciano a sfiorarsi, poi a toccarsi, fino a intrecciarsi in modo indissolubile. È una storia d’amore dolce e intensa allo stesso tempo, fatta più di gesti che di parole, di silenzi carichi di significato, di piccole cose che diventano fondamentali.
"Noe non è la mia fidanzata. É un posto dove trovo rifugio, l'unico in cui posso ambire alla felicità"
La scrittura di Arianna Bonati è uno dei punti di forza del romanzo. Ha uno stile elegante, curato, con una delicatezza che avvolge ogni scena. È una scrittura che emoziona, che ti entra dentro e ti costringe a rallentare per assaporare ogni frase. L’autrice riesce a dare voce ai pensieri più intimi dei personaggi, portando il lettore a sentirsi parte della loro evoluzione.
Un altro aspetto che ho amato moltissimo è la caratterizzazione dei personaggi secondari. Non sono semplici comparse, ma figure complesse, con una loro identità, i loro problemi, i loro sogni. Sono inseriti nella storia con grande naturalezza, e ognuno contribuisce in qualche modo alla crescita dei protagonisti. Questo rende il romanzo ancora più ricco, realistico, completo.
Rose di carta non è solo un romance. È un viaggio interiore, una storia di guarigione, di accettazione, di rinascita. Parla di fragilità, ma anche di forza. Parla di ciò che ci rende umani: le paure, i dubbi, le cadute, ma anche la speranza, l’amore, la voglia di ricominciare. È un libro che ti lascia qualcosa, che ti fa riflettere anche dopo aver chiuso l’ultima pagina.
Lo consiglio con tutto il cuore a chi cerca una storia d’amore vera, profonda, costruita su basi solide e realistiche. A chi ama i personaggi imperfetti, quelli che cadono ma si rialzano, quelli che lottano ogni giorno contro sé stessi e trovano nell’altro non la salvezza, ma un compagno di viaggio.
Se state cercando un romance che vi faccia emozionare, sorridere, e forse anche piangere un po’, Rose di carta è il libro che fa per voi.
Voto:
Punto di vista: doppio pov
Tropes: office romance, strangers to lovers, opposite attract, emotional scars
Spicy: presente


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