Recensione LA RIBELLE di Meagan Brandy

Buongiorno lettori, oggi vi parlerò del libro La ribelle, il primo volume della serie Brayshaw High.

recensione del libro la ribelle. brayshaw high di meagan brandy

Titolo: La ribelle (Brayshaw High Vol.1)

Autrice: Meagan Brandy

Data di pubblicazione: 25 marzo 2025

Editore: Always Publishing

Pagine: 424


Trama:

Raven Carver è ben consapevole di essere la definizione da manuale di "adolescente problematica”. Cresciuta in un parcheggio per roulotte, con una madre totalmente inadatta, Raven ha imparato l'unica strada possibile: la sopravvivenza, insieme al disprezzo delle regole, all'avversione per le figure autoritarie, alla solitudine autoimposta e alla mancanza totale di fiducia negli altri.
Quando viene prelevata dai servizi sociali e per lei si spalancano i cancelli della Brayshaw High, Raven comunque non riesce a gioire per il rifugio che le è stato offerto. È intenzionata a ricordare sempre a sé stessa da dove proviene. Presto capisce che nella nuova scuola l'élite dominante è formata da ragazzi ricchi e presuntuosi, che non perdono tempo a farle capire che la Brayshaw non è posto per una come lei.
Tra tutti quegli studenti arroganti, è lampante però che a comandare siano tre membri della squadra di basket, talmente legati tra loro da sembrare fratelli e con un'autorità a cui tutti sembrano obbedire, eccetto la nuova arrivata. Non importa quanto Maddoc, Royce e Captain siano sexy, dispotici e con la scuola ai loro piedi, Raven non accetta ordini da nessuno, tantomeno dai re della Brayshaw High.
Le vite dei ragazzi e quella di Raven però cominciano a intrecciarsi in maniera indissolubile, lei riesce a scorgere qualcosa sotto la loro corazza da padroni del mondo e i tre iniziano a considerare lei come parte della loro stramba famiglia. Anche se la tensione fra Maddoc e Raven cresce in modo esponenziale, la ragazza resta comunque salda al proposito di non fidarsi di nessuno.
È quando il passato varca i cancelli della scuola, e una minaccia rischia di rovinare la famiglia che i re della Brayshaw si sono costruiti, che Raven si trova davanti al suo incubo peggiore: si è affezionata a loro e ora è disposta a tutto per salvarli, anche sacrificare se stessa.

Recensione:

Se amate le storie tormentate, con protagonisti ribelli, segreti da scoprire e una tensione amorosa al limite dell’esplosione… allora questo libro fa decisamente al caso vostro.

Il romanzo segue la storia di Raven, detta Rae, una ragazza cresciuta in un ambiente tossico con una madre completamente inaffidabile, che l’ha costretta fin da piccola a cavarsela da sola. È abituata a sopravvivere e a non fidarsi di nessuno. Le cose cambiano drasticamente quando viene affidata ai servizi sociali e trasferita in una casa famiglia per ragazze con problemi simili ai suoi. Da qui ha inizio la sua nuova vita in una cittadina dove niente è davvero come sembra, a partire dal liceo che si ritrova a frequentare.
È proprio tra i banchi di questa scuola che Rae fa la conoscenza dei famigerati ragazzi Brayshaw: Maddoc, Captain e Royce. I tre non sono semplici studenti: sono praticamente gli “intoccabili”, quelli che comandano nel silenzio e che fanno tremare chiunque osi mettersi sulla loro strada.
E cosa fa Rae? Non si piega, non si lascia intimidire, anzi… li sfida apertamente. E questo è proprio ciò che innesca tutto.
Quello che a prima vista potrebbe sembrare il classico scontro tra outsider e ragazzi popolari si trasforma pian piano in una storia molto più complicata, fatta di verità nascoste, alleanze impreviste e un’attrazione che cresce lentamente, fino a diventare impossibile da ignorare.

Parliamoci chiaro: La ribelle è un bully romance a tutti gli effetti. Non mancano gli atteggiamenti dominanti, i giochi di potere e il continuo tira e molla tra odio e desiderio. Le tropes principali del libro includono:

  • Hate to Love: quel rapporto teso e carico di scintille tra Rae e Maddoc che parte dall’odio e si trasforma, lentamente, in qualcosa di molto più intenso.

  • Found Family: Rae si ritrova, forse per la prima volta, circondata da persone che – sebbene in modo discutibile – iniziano a preoccuparsi per lei.

  • Slow Burn: i sentimenti non esplodono subito, ma si costruiscono nel tempo, rendendo il coinvolgimento ancora più appassionante.

Ammetto che ho iniziato il libro con un certo scetticismo. Avevo letto recensioni contrastanti: c’è chi lo ama alla follia e chi lo stronca per i suoi eccessi e i cliché. La verità? È un libro pieno di eccessi, sì. Ma è anche uno di quei romanzi che ti prendono senza che te ne accorga.
Mi sono ritrovata incollata alle pagine, pagina dopo pagina, proprio perché volevo vedere fin dove sarebbe arrivato questo “odio” tra Rae e Maddoc. Spoiler (senza spoiler): non è la classica storia d’amore. È ruvida, scomoda, a volte persino discutibile, ma dannatamente coinvolgente.

Raven è una protagonista tosta. A tratti esagerata, è vero, ma la sua forza è quasi liberatoria. È abituata a non fidarsi di nessuno e combatte ogni giorno per difendere se stessa. Non è perfetta, fa errori, ma resta coerente fino alla fine. Personalmente non amo sempre le protagoniste “dure e pure”, ma Rae è riuscita a conquistarmi.

Maddoc, il leader del trio, è una vera red flag vivente: possessivo, aggressivo, enigmatico. Ma – e so che le book girls mi capiranno – è proprio questo il suo fascino.

Captain è il più riflessivo, quello che cerca di fare da paciere, più introspettivo ma comunque coinvolto nella dinamica.

Royce, invece, è il classico burlone che nasconde le sue cicatrici dietro un sorriso. Un personaggio che sicuramente crescerà nel corso della saga.

Ognuno dei tre Brayshaw reagisce a Rae in modo diverso, ma tutti – inevitabilmente – ne restano colpiti. Lei è diversa, è imprevedibile, non segue le regole. Ed è proprio per questo che stravolge le loro vite.

"Se qualcuno cerca di farti del male, ho bisogno che tu me lo dica"

""Non posso farlo"

"Perché no?"

"Perché non sono un tuo problema"

"E allora diventa il mio problema" 

Non aspettatevi un romanzo “impegnato” o uno stile letterario ricercato. La ribelle è una lettura esagerata, adrenalinica e altamente drammatica. Ma, ehi, ogni tanto ci vuole anche questo.
È il classico libro che leggi tutto d’un fiato, con il cuore che batte e la voglia di sapere come andrà a finire. Perfetto per chi ama le storie tormentate, con protagonisti sopra le righe e dinamiche da soap opera dark.
Quindi sì: ve lo consiglio, soprattutto se siete fan del genere bully romance e avete voglia di una lettura coinvolgente, sexy e piena di colpi di scena.
E ricordate: ogni tanto un bel guilty pleasure non fa male a nessuno.

recensione del libro la ribelle. brayshaw high di meagan brandy

Voto:

★★★★☆

Punto di vista: doppio pov

Tropes: bully romance, hate to love, slow burn, spicy

Spicy: presente




Commenti

Post popolari in questo blog

Recensione QUICKSILVER di Callie Hart

Recensione BUTCHER & BLACKBIRD di Brynne Weaver

Recensione MISCONDUCT di Melissa Pratelli