Recensione BELGRAVE. CHAINS OF LOVE di Floriana D'Amico

Buongiorno lettori, oggi vi parlerò di Belgrave. Chains of love, un forbidden romance ambientato in un istituto correttivo.

recensione del libro romance e forbidden love: belgrave. chains of love

Titolo: Belgrave. Chains of love

Autrice: Floriana D'Amico

Data di pubblicazione: 15 gennaio 2025

Editore: Giunti Editore

Pagine: 432


Trama:

Un romance incandescente e intenso, per chi ama il gusto del proibito. Perché trasgredire alle regole, a volte, può portare a compiere la scelta più folle, e autentica, di tutta una vita.

Nina Volkov non ha dubbi: passerà il resto dei suoi giorni in prigione . L'adolescente ribelle che ha fatto dannare i genitori è diventata adesso, a tutti gli effetti, una criminale. Arrivata a Belgrave, un istituto correttivo spietato, lotta per sopravvivere tra compagni crudeli e un sistema inflessibile. Ma i ricordi confusi del delitto che l'ha condotta lì non le danno pace, e le sedute di terapia aprono nuove ferite, svelando una verità che sembra sempre più sfuggente.

A complicare tutto è il sergente Nathan Wayne, istruttore schivo ma irresistibile, che risveglia in Nina emozioni inconfessabili. Mentre il confine tra giusto e sbagliato si fa sempre più sottile, la loro passione proibita divampa, costringendola a prendere decisioni difficili. E se il prezzo da pagare per la libertà fosse perdere l'unica persona che le abbia mai fatto battere il cuore?

Recensione:

Belgrave. Chains of Love di Floriana D’Amico è una storia intensa e appassionante, capace di catturare il lettore sin dalle prime pagine.
Il romanzo segue le vicende di Nina, una ragazza costretta a scontare un anno in un istituto correttivo a stampo militare in attesa di un nuovo processo, a causa di un crimine che ha segnato profondamente la sua vita. Lì, in un ambiente rigido e privo di umanità, Nina incontra il sergente Nathan Wayne, un uomo severo, tutto d’un pezzo, che incarna perfettamente le regole e l’ordine di quel luogo. Quello che inizia come un rapporto di tensione e sfida si trasforma gradualmente in un legame profondo e proibito, capace di scardinare le barriere costruite da entrambi.

Quando ho letto la trama, non ho avuto alcun dubbio: questo libro doveva essere mio. Una storia che mescola forbidden love, prison romance e personaggi morally gray è esattamente il mio genere. Mi sono immersa nella lettura con grandi aspettative, e posso dire che sono state ampiamente superate.

"è sbagliato. Sconsiderato. Folle. Perché lei è una detenuta, io un sergente. lei un'allieva e io il suo istruttore. Siamo un errore. Siamo un rischio. Siamo la cosa più pazza che potrei mai commettere"

La trama è ben strutturata, con un equilibrio perfetto tra momenti intensi, riflessioni personali e dinamiche relazionali. Nonostante l’ambientazione militare, che potrebbe rischiare di diventare monotona o ripetitiva, l’autrice è riuscita a mantenere vivo l’interesse in ogni capitolo. Ogni scena, anche la più semplice, ha una funzione precisa: svela nuovi dettagli sul passato di Nina, sui motivi che l’hanno portata in quel luogo, o aggiunge sfumature alla complessità del sergente Wayne. Non c’è nulla di superfluo, e ogni passaggio porta il lettore un passo più vicino alla verità e al cuore della storia.

Un elemento che ho particolarmente apprezzato sono i personaggi, delineati con grande attenzione e umanità.
Nina, la protagonista, inizialmente mi ha lasciata perplessa: è impulsiva, avventata, a tratti difficile da comprendere. Non è il tipo di personaggio con cui empatizzo facilmente, ma col passare delle pagine ho iniziato a vedere oltre la sua facciata ribelle. Dietro la sua apparente sfrontatezza si cela una giovane donna spaventata e tormentata, che cerca disperatamente di proteggersi da un mondo che l’ha tradita. Le sue fragilità, man mano che emergono, mi hanno conquistata e mi hanno fatto provare una sincera empatia per lei. Nina è un personaggio in evoluzione, che cresce e si trasforma, e questo percorso è uno degli aspetti più belli del libro.

"Non voglio essere solo il gusto del proibito, il fremito di un momento. Se devo essere un brivido, voglio che sia uno di quelli indimenticabili. Quelli che continui a percepire sulla pelle anche dopo che sono spariti. Quelli che ricominciano a scorrere a ogni ricordo. Non un istante di follia, ma uno che valga la pena di essere eterno"

Il sergente Nathan Wayne, invece, mi ha colpito fin dal primo momento. È il classico personaggio duro e intransigente, che sembra inavvicinabile. Tuttavia, sotto la sua corazza si nasconde un uomo che crede ancora nelle seconde possibilità e che non vuole arrendersi davanti ai fallimenti degli altri. Nathan non è solo il severo istruttore militare: è un uomo segnato da un passato difficile, che lo ha reso chiuso e inflessibile, ma che non gli ha tolto del tutto la capacità di vedere il meglio nelle persone. La sua interazione con Nina lo porta a mettere in discussione le sue convinzioni e a lasciar emergere un lato più umano e vulnerabile, che lo rende incredibilmente affascinante.

"Dovevo immaginarmi che con la tua testardaggine saresti riuscita ad abbattere il muro che avevo costruito. Lo hai sgretolato, pietra dopo pietra. Mi hai rimesso al mondo. Improvvisamente non mi stavo più solo trascinando un passo dietro l’altro, un giorno dietro l’altro, stavo ricominciando a sentire"

Il rapporto tra Nina e Nathan è il cuore pulsante del romanzo. L’evoluzione della loro relazione è gestita molto bene: inizialmente si scontrano, si punzecchiano e si sfidano, ma con il tempo emerge una connessione profonda e autentica. Il loro è un amore proibito, che nasce tra le regole inflessibili dell’istituto e la consapevolezza che non dovrebbero lasciarsi andare. Eppure, non possono fare a meno di cercarsi, di preoccuparsi l’uno dell’altra e, infine, di arrendersi ai loro sentimenti. Ogni loro interazione è carica di tensione, non solo romantica, ma anche emotiva: è impossibile non tifare per loro, non desiderare che trovino un modo per stare insieme nonostante tutto.

"Io ti amo, Nina. Ti amo. Deve bruciare per valerne la pena, giusto? Be’, tu mi hai incendiato l’anima"

Un aspetto che rende Belgrave. Chains of Love un libro speciale è la caratterizzazione dei personaggi. L’autrice non si limita a descriverli nelle loro qualità positive, ma ne esplora anche le debolezze, i difetti e le contraddizioni. Questo li rende estremamente umani e realistici, al punto che ci si affeziona a loro come fossero persone vere. Sia Nina che Nathan affrontano un percorso di crescita e scoperta personale che li rende ancora più tridimensionali e memorabili.

In conclusione, consiglio vivamente questo romanzo a chiunque ami storie d’amore intense, personaggi ben caratterizzati e trame che mescolano introspezione e passione.
Belgrave. Chains of Love è un libro che ti cattura e ti tiene incollato alle pagine, facendoti vivere ogni emozione insieme ai suoi protagonisti.
Se amate il gusto del proibito e i personaggi complessi, questo romanzo è una scelta imperdibile.

"Deve bruciare, per valerne la pena"

recensione del libro romance e forbidden love: belgrave. chains of love


Voto:

★★★★☆

Punto di vista: doppio pov

Tropes: romance, prison romance, forbidden love, slow burn, spicy

Spicy: presente



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